Uomini, sin da bambini

Uomini, sin da bambini

Alle volte i giovani non hanno rispetto per le loro origini; alle volte non hanno coscienza del presente; o non hanno prospettive per il futuro. Alle volte.

Alle volte, invece, incontri qualcuno che ha le mani pronte a raccogliere quello che la storia e l’esperienza insegnano. E ha i piedi ben piantati per terra. E ha lo sguardo sul domani.

La storia parte 5 generazioni fa, e arriva ai giorni nostri; uomini che nel corso delle generazioni, da vinificatori diventano protagonisti diretti, in vigna e in cantina. L’ultima generazione racconta di un bambino. Salta gli appuntamenti di orientamento a scuola per andare a casa, buttare lo zaino e correre in cantina. 15 anni, e suo padre che gli chiede di scegliere; e lui, senza esitazioni o ripensamenti, dichiara di voler proseguire quello che bisnonni, nonni, e suo padre avevano conquistato. 15 anni, e già il suo carattere finito. Tante le responsabilità, e Umberto se le carica sulle spalle, con la sfrontatezza di quell’età, e la straordinaria serietà che solo un uomo maturo dimostra. Prosegue, e fa tutto lui: in vigna, in cantina, in giro. Ci tiene al contatto diretto, vuole mostrare la faccia, e portare in giro il suo lavoro.

Fondamentale per lui dare valore a quello che la fatica della sua famiglia prima e ora la sua hanno costruito e continuano a mettere in pratica.

Non gli basta però l’impegno totalitario in cantina; sente anche una responsabilità nei confronti della sua terra e della comunità in cui vive. E’ vicesindaco. Un giovane vicesindaco, impegnato a portare miglioramenti e novità in un territorio che ha tanto di bello da far vedere. L’amministrazione comunale, giovane e senza condizionamenti politici o rancori culturali, ha già raggiunto alcuni importanti traguardi, perché come dice lui: Bisogna essere dappertutto e investire nel territorio. Per gratitudine prima, e senso di responsabilità poi. Il restauro e l’inaugurazione del Santuario dell’Arma (con il riconoscimento della medaglia al valore d’oro di Scapaccino); l’organizzazione e la gestione della festa che si tiene ogni anno a metà luglio, occasione in cui il borgo medievale si mostra in tutto il suo splendore, e vede gli abitanti protagonisti della rievocazione di una storica battaglia di Incisa; la Fiera del Cardo, che dopo 45 anni finalmente diventa Gobbo, con il riconoscimento dei presidio Slowfood e la possibilità per i produttori di rivendicare la provenienza e la qualità del proprio tesoro…

Qualcuno a casa gli dice che ne ha sempre una e che dovrebbe darsi una calmata. Soprattutto perchè oggi insieme ad Adele, Umberto ha una straordinaria nuova responsabilità: un piccolo Brema. E certamente troverà il modo di dargli l’esempio migliore di quanto gli insegnamenti e la propria forza di volontà rendono uomini. A qualsiasi età.

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